Milano Home: tendenze e ispirazioni per i negozi

Vicolo via Mameli a Milano.

Che cosa desiderano oggi le persone per la propria casa? Quali oggetti entrano davvero negli interni che abitiamo? Per capirlo, a volte basta guardare il lavoro dei negozi: veri sismografi del gusto contemporaneo, capaci di intercettare, prima di altri, materiali, stili e intuizioni che poi ritroviamo nelle nostre abitazioni. Milano Home è punto d’incontro per buyer, titolari e store curator per scoprire nuovi brand, cercare ispirazioni, capire come evolve il mercato, incontrare aziende e partecipare agli eventi che parlano di strategie e nuovi linguaggi del retail e osservare da vicino trend e categorie emergenti.

Ed è proprio in questo contesto che i racconti dei negozianti rivelano come cambia il modo di selezionare i prodotti e costruire un rapporto di fiducia con i clienti. Le persone cercano oggetti più autentici, l’artigianato torna centrale e di conseguenza il modo di comprare – e di vendere – è sempre più guidato da empatia, ascolto e scelte consapevoli. Le loro esperienze diventano una lente preziosa su ciò che, oggi, rende una casa davvero attuale.
Racconta Sara Baudino, proprietaria e responsabile marketing di Egostore, concept store di Vado Ligure (Savona): «Le persone non cercano più oggetti per impressionare, ma per rappresentarsi, vogliono sentirsi ascoltate». Il negozio, cresciuto anche grazie a una comunicazione digitale mirata, intercetta un pubblico 25-40 anni che preferisce manufatti con una storia, materiali autentici, artigianato rivisitato. Le categorie che funzionano? Oggetti d’uso quotidiano ma con carattere, elementi tessili di qualità, accessori in legno o ceramica che rendono personale anche la tavola di tutti i giorni.

Milano Home: tendenze e ispirazioni per i negozi
Manufacto Store a San Quirico d’Orcia (Siena)

Diverso il percorso, ma simile la sensibilità, di La Casa di Betty, realtà nata nel 1997 a Matinella di Albanella (Salerno), poi cresciuta a Battipaglia e dal 2025 con una seconda sede, a Salerno. La sua selezione si costruisce intorno alle emozioni. Lo spiega il giovane proprietario Andrea Cembalo, figlio della fondatrice Betty Falcetano: «Ogni articolo è scelto con attenzione, privilegiando qualità, eleganza e originalità, perché crediamo che anche il più piccolo dono possa raccontare una storia».

Durante l’edizione 2025 di Milano Home Cembalo ha partecipato a un incontro con realtà simili alla sua ma diverse per stile e tipologia di comunicazione. Casa di Betty infatti spinge molto sull’online e sulla diversificazione per ampliare il ventaglio di prodotti e materiali messi a disposizione della clientela. «Il centrino di pizzo lo si trova ancora ma sono presenti anche la maschera e il quadro di Joker. La fascia d’età media che acquista sul sito va dai 25 ai 40 anni. Il pubblico è contaminato da messaggi di cultura pop e bisogna intercettare le richieste di una nicchia di mercato ben definita e che ha le idee molto chiare».

Se da un lato il digitale è fondamentale per dialogare con le nuove generazioni, dall’altro l’esperienza in negozio assume un valore crescente: è lì che si toccano i materiali, si comprendono le proporzioni, si sperimentano atmosfere che nessuna immagine online può restituire davvero. A Milano Home, luogo di osservazione privilegiato per chi, ogni giorno, costruisce l’identità del proprio negozio, questo doppio registro prende forma con chiarezza: i buyer trovano non solo prodotti, ma idee, approcci, visioni. È il punto in cui si incontrano aziende, designer e retailer, creando quella catena di senso che dal progetto arriva fino alla casa delle persone.

A Bergamo, Perpetua aggiunge un’altra sfumatura al ritratto del retail contemporaneo. Il concept store di Valentina Dolci è un luogo costruito sul gusto personale, sulla ricerca di tessili e sulla cura delle atmosfere; la selezione nasce dall’ascolto e dal desiderio di costruire relazioni reali. «Il punto vendita non è più solo un luogo di acquisto: è uno spazio per riscoprire il contatto. Le persone cercano leggerezza e compagnia, e spesso mi mandano foto delle loro tavole per chiedere consigli» spiega. Per lei, la fiera è una sorgente di stimoli: «A Milano Home trovo idee mentre percorro i corridoi. Ho scoperto articoli che combinano innovazione con eleganza e originalità».

Milano Home: tendenze e ispirazioni per i negozi
Andrea Cembalo di La Casa di Betty

A Milano, Vicolo via Mameli porta un’idea di casa che nasce dalla vita lenta e dai materiali autentici. Il concept store, ispirato alla cultura Shaker americana e al calore delle candele di cera d’api prodotte a mano, costruisce un’estetica essenziale, naturale, fatta di tessuti trapuntati, ceramiche, legno e oggetti che invecchiano bene. La collezione proprietaria V.VM riflette questa visione: pezzi semplici e utili, progettati per durare e per accompagnare i gesti quotidiani.

Tra le realtà più particolari che visitano Milano Home c’è Manufacto Store. Aperto da Kaori Shiina e Riccardo Nardi a San Quirico d’Orcia (Siena), è un negozio che intreccia alto artigianato giapponese e italiano, design senza tempo e oggetti pensati per durare. «Offriamo pezzi autentici, destinati ad accompagnare la vita quotidiana con discrezione» spiegano i fondatori. L’approccio è radicale: nessun prodotto di massa, solo l’essenziale, scelto attraverso relazioni dirette con artigiani e designer.

Ciò che unisce queste esperienze – diversissime per storia, geografia e stile – è la consapevolezza che il negozio fisico ha trasformato il proprio valore: non più solo luogo di vendita, ma un contenitore di contenuti, consigli, relazioni. Un luogo dove si ascolta, si seleziona, si interpreta. Dove l’oggetto è un frammento di identità, non un semplice prodotto. Milano Home tra il 22 e il 25 gennaio 2026 restituirà tutto questo: il piacere di toccare, scegliere, scoprire. E soprattutto, di riconoscersi in chi sta dall’altra parte del bancone – sempre più consulente, curatore, narratore di un modo nuovo di abitare.

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