Una mostra che si sviluppa come un’indagine sulla percezione, sull’identità e sull’introspezione, esplorando il tema della riflessione come condizione instabile e mutevole. Attraverso sculture, oggetti e interventi nello spazio. Movimento Gallery presenta Self Reflections, la prima personale di Costantino Gucci, in programma dal 25 settembre al 3 ottobre negli spazi di Giacosa35 a Milano.
L’esposizione segna una tappa significativa nel percorso dell’artista e designer fiorentino classe 1992 offrendo uno sguardo approfondito sull’evoluzione del suo linguaggio visivo che sceglie come materiali di riferimento il vetro e lo specchio. Dieci le opere chiave che includono le sue prime sperimentazioni con oggetti tridimensionali di arredo e il lancio di quattro nuovi lavori a parete. Costantino Gucci dà forma ad ambienti in cui l’opera non si offre mai come presenza conclusa, ma si definisce nel dialogo con l’osservatore, con l’architettura circostante, con i giochi di luce e con i riflessi. In questo processo, lo sguardo non è più esterno, ma diventa elemento costitutivo, parte viva e necessaria del lavoro stesso.
Le opere in mostra testimoniano le più recenti ricerche dell’artista sulla luce e sul vetro e sono realizzate grazie a una tecnica artigianale che prevede la lavorazione del materiale in fornace, combinando specchi, vetri e inchiostri. Le superfici vengono lavorate per ottenere stratificazioni e sovrapposizioni che interagiscono con la luce, generando riflessi diretti e deformati, profondità cromatiche e trasparenze. Il risultato è una texture ondulata, simile al movimento dell’acqua, che trasforma lo specchio in un dispositivo percettivo, capace di moltiplicare i punti di vista e di creare un senso di instabilità visiva, invitando l’interlocutore a riconsiderare la propria immagine riflessa.
Emblematiche di questa tecnica sono le opere più recenti, come Oculus Celestia, Portal Lim, Portal Horizon, Portal Solaris e Portal 0, tutti specchi che portano le iniziali esplorazioni a un livello successivo. Qui Costantino Gucci si serve dell’uso combinato di vetro specchiato e trasparente, forme monolitiche e proporzioni solenni, accompagnate da una calibrata scelta cromatica che mette in evidenza la sfumatura.
Accanto agli specchi, tra cui figurano anche le sue prime sperimentazioni materiche come Presence e Sol, la mostra Self Reflections presenta Ilior, una serie di tavoli scultorei in cui la solidità della geometria incontra l’instabilità della riflessione.
La galleria, nata nel 2020 da un’idea di Lorenzo Scisciani, Salvatore Morales e Sasha Andraos, fondatori di Artefatto, con questa esposizione presenta un corpus di opere che restituisce la complessità e l’evoluzione della ricerca di Costantino Gucci, oggi orientata verso un linguaggio che si estende dalla scultura al design. Le nuove creazioni, esposte per la prima volta, si configurano come una tappa fondamentale nell’approfondimento della sua indagine sui concetti di funzionalità, esplorando le zone di soglia in cui arte e design si sovrappongono e si ridefiniscono reciprocamente: «Fin dall’inizio abbiamo immaginato Movimento Gallery come uno spazio di ricerca, capace di mettere in dialogo le nuove generazioni di designer con il pubblico e i collezionisti. Con Self Reflections vogliamo consolidare questa visione in una cornice più istituzionale: è la prima mostra personale che dedichiamo a un singolo artista e rappresenta per noi un passaggio di maturità e di crescita nel nostro percorso», spiegano.

dove: Movimento Gallery, Giacosa35. Via Giuseppe Giacosa 35, Milano
quando: dal 25 settembre al 3 ottobre
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