È possibile ottenere una casa di grande charme riutilizzando vecchi arredi? Sì, se le parole d’ordine sono riverniciare, rilamare, ritappezzare…
Siamo in un palazzo di fine ’800, ma il trilocale era stato acquistato come investimento con l’idea di destinarlo agli affitti brevi, la proprietaria ha contattato Studio Pisk per un progetto che trovasse lo stile giusto.
«Vista la destinazione della casa abbiamo pensato a un sapore da Boutique Hotel, senza però perdere il calore di una vera casa» racconta Vanessa Pisk che con il suo team ha ottenuto un risultato pieno di ispirazioni da copiare.
Le scelte fatte
Gli spazi erano già ben divisi: con l’aiuto di Studio A Capo solo la zona dei bagni è stata rivista in termini di dimensioni perché fosse più funzionale. «La parte più importante del nostro lavoro è stata dare un tocco di eleganza rimanendo in equilibrio tra il nuovo e l’esistente, tra elementi di grande pregio e il recupero di tutto ciò che si poteva rimettere in forma» ci racconta Vanessa.
Il parquet originale è stato lamato e, al posto delle piastrellone bianche, nel resto della casa è stato posato un pavimento in marmo che già da solo regala raffinatezza. Le porte all’inglese sono state rilaccate e gli arredi recuperati da una vecchia casa sono come nuovi grazie a una smaltatura che riprende i colori dei soffitti delle diverse stanze.
Il sofà ritappezzato è completato da poltroncina e sedute nuove, da tavolo e sedie di gusto vintage e anche da un nuovo camino.
Il tocco di stile
Per scaldare il bianco sono stati inseriti tessili in palette neutra con tocchi senape e dettagli dorati che prendono spunto dagli chandelier d’epoca.
progetto architettonico: Studio A Capo
foto: Giandomenico Frassi
testi: Elena Favetti
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