Questo appartamento di 120 mq a Monza sembra il set di un film retrò

A Monza, vicino al celebre Parco, Studio Latino cura il progetto di interior di un appartamento di 120 mq tutto da scoprire. E se fuori è il verde a dominare, dentro sono i materiali naturali, come il legno scuro e la pietra, a prendere il sopravvento, attraverso un uso eclettico e al tempo stesso contemporaneo delle superfici. «Il progetto nasce dalla riprogettazione completa del layout. Ci troviamo all’interno di un edificio di nuova costruzione», commentano gli architetti. «L’obiettivo è stato quello di ottimizzare la distribuzione funzionale degli ambienti al fine di creare un linguaggio spaziale coerente, sofisticato e accogliente». Come da richiesta dei committenti, gli spigoli spariscono a favore di linee morbide che avvolgono gli elementi.

La casa come un palcoscenico

Su questo palcoscenico dal sapore retrò, gli attori non possono che essere i materiali: in primo piano il legno, che disegna il fondale della living room. «Il cuore del progetto risiede proprio nella scelta e nell’uso materico e calibrato degli elementi. Due volumi in legno scuro curvato» uno in cucina e uno in salotto «conferiscono profondità e ritmo, avvolgendo lo spazio con eleganza, e nascondendo aperture inaspettate. Il contrasto con il parquet in rovere chiaro posato a spina introduce calore e continuità visiva» ci raccontano gli architetti che optano per un linguaggio pulito, eclettico. Le aperture inaspettate? Una è l’angolo bar, a specchio, l’altra è la tasca in Ceppo di Gré del camino. Come per magia, una sorpresa dopo l’altra.

Legno, cucina in marmo, quadro
Specchi Studio

«Tutti gli elementi di arredo sono pensati e disegnati ad hoc per sorprendere» senza appesantire lo spazio. Parola d’ordine fruizione. Di pensiero, di movimento, di parola. Solo gli arredi non fissi si collocano al centro dello spazio optando comunque per delle scelte “leggere”: «Le lampade sono in vetro, come la sospensione di Flos sul tavolo da pranzo e le applique con dettaglio cromato di Tom Dixon sopra il divano. Curvatura, leggerezza ed eleganza ci hanno guidato durante tutto il processo creativo» sottolineano i progettisti. Un’eccezione però c’è. D’altronde l’eccezione che conferma la regola c’è sempre. Si tratta della cucina, aperta sul living, le cui «superfici in marmo bianco aggiungono una dimensione scultorea allo spazio». Colori pochi, se non i «toni del verde oliva e del panna, che donano morbidezza e carattere».

Colori vivaci per la zona notte

Il layout dell’appartamento prevede una «chiara separazione tra zona giorno e zona notte, che è invece caratterizzata dall’inserimento di accenti di colore decisi e dettagli riflettenti». Sono infatti le nuance più fredde a prendere il sopravvento: il blu, nelle sue sfumature, e il verde. Eleganza sì ma con un tocco di irriverenza. «Nella camera padronale una boiserie laccata nei toni del blu è utilizzata come testata del letto, ospitando ai lati nicchie curve in ottone naturale e due sospensioni delicate e leggere di Davide Groppi» suggeriscono Irene e Matteo che scelgono di impreziosire, per non dare per scontata, l’area più intima della casa.

Dettagli in metallo e superfici in tessuto e marmo aprono le porte a uno scenario sofisticato e intrigante: «Attraverso una porta a tutta altezza in vetro flute, dalla camera padronale si accede direttamente al bagno en suite, in marmo verde alpi e dettagli neri opachi». Un twist inaspettato invece è il «clinker blu china del rivestimento del bagno ospiti, a contrasto con il mobile in travertino chiaro».

Letto, comodino, luce, tappeto
Specchi Studio
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