Di solito disegna quello che si indossa sopra, questa volta si è cimentato di quello che va sotto: Arthur Arbesser ha creato una capsule collection di indumenti intimi per lo storico marchio austriaco Hanro, presentata durante l’ultima settimana della moda milanese.
«Ho voluto disegnare un underwear comodo, in taglia grande, adatto per gente giovane ma che potesse andare bene anche a signori dell’età di mio padre, come peraltro la moda che faccio», spiega Arbesser, autore di origine viennese di abiti dall’estetica a tratti surrealista, stilista che non vuol essere definito tale e volentieri divaga in progetti nell’arte, nel teatro e nel design nel design (di recente ha firmato anche una collaborazione con Servomuto per una linea di lampade dalla base scultorea e paravento in tessuto).
Per Hanro ha disegnato una collezione unisex di quindici pezzi che ha pensato per sé e seguendo i suggerimenti delle ragazze che lavorano nel suo studio, nuovo spazio ricavato in un ex garage in zona Piazzale Lodi a Milano, aperto proprio in occasione della presentazione.
Elemento centrale è un suo tipico motivo a quadri, declinato in un insolito abbinamento marrone e azzurro: «I miei classici scacchi dovevano esserci! Avevo in testa i quadretti Vichy, rivisitati per il mondo dell’intimo. Una fantasia per bene, disegnata a mano». La palette colore è limitata poi al giallo pallido, bianco e nero.
Scacco matto con le grafiche in cromie da combinare, che evocano l’iconografia circense o dei burattini vintage ma in chiave moderna, in un immaginario a sé in antitesi col concetto passeggero di moda. Oltre che sull’e-commerce del brand, la capsule collection è disponibile in alcune boutique selezionate a Monaco, Vienna, Zurigo, Roma, New York e Beverly Hills.
Dopo questa insolita incursione in un settore specifico dell’abbigliamento, primo amore di Arbesser fin dal diploma al Central Saint Martins College of Art di Londra, per il designer continua la collaborazione con Alessi. Visto il successo della versione multicolor dei cavatappi Alessandro M. e Anna G. di Alessandro Mendini, per lui ci saranno altri oggetti. Nei prossimi programmi di Arbesser ci sono inoltre i costumi per due produzioni teatrali: Il pipistrello (Die Fledermaus), di Johann Strauss, a dicembre al Teatro dell’Opera di Zurigo, «con una scena di un gran ballo, il sogno per qualsiasi creativo»; e per L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini al Teatro Valli di Reggio Emilia a inizio 2026.
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