Probabilmente il caso non esiste. O così viene da pensare, ascoltando l’incredibile storia del Tropical Pavilion, una cabane d’acciaio primi anni Cinquanta riportata alla luce dal gallerista francese Clément Cividino.
Un art dealer dalle infinite passioni ma devoto a una in particolare: l’architettura prefabbricata del XX secolo, di cui è sempre alla ricerca. Tra i ritrovamenti di cui va più fiero ci sono un’ex stazione di servizio Total disegnata da Jean Prouvé e una casa a forma di UFO firmata dal visionario greco Nikolaos Xasteros nel 1969, poi acquistata da Brad Pitt, nientemeno.
Ma torniamo al Pavilion: una decina di anni fa Cividino decide di andare a Marsiglia, a visitare gli uffici della SETEC disegnati da Jean Prouvé.
Nel cortile sul retro è incuriosito da un cumulo di pannelli in metallo arrugginito: «A torto, pensai che si trattasse di un edificio smantellato dello stesso Prouvé. Molto più tardi avrei scoperto che si trattava di uno dei padiglioni tropicali del suo precursore Ferdinand Fillod, un pioniere nell’arte delle strutture metalliche prefabbricate, un genio di cui si è parlato troppo poco», racconta.
«Tutti gli esperti del settore sapevano che ce n’era uno in Francia, presentato all’Esposizione Internazionale di Urbanistica e Edilizia Abitativa di Parigi nel 1947, ma nessuno sapeva dove fosse (in tutto il mondo ne esistono nove). Il proprietario l’ha messo nelle mie mani a patto che me ne prendessi cura».
Nel 2023, sotto la supervisione del Drac (Ufficio regionale per gli affari culturali), incominciano i lavori di restauro e oggi il Pavilion è in mostra in tutto il suo splendore fino al 30 settembre 2025 nel dominio di Terra Remota, un vigneto di 54 ettari nella regione dell’Empordà, in Catalogna.
L’occasione è ghiotta, perché racconta un esempio di prefabbricato conosciuto da pochissimi: «Come tutti i padiglioni di Fillod, la struttura è a doppio tetto, in modo che l’aria circoli agevolmente, e i pannelli inclinati in lamiera nervata sono incredibilmente facili da installare. Nel manuale che Fillod forniva ai suoi clienti c’era scritto che due ore sarebbero bastate».
Ultimato il montaggio, Cividino ha selezionato arredi d’eccezione: dalla credenza progettata da Le Corbusier per il suo complesso residenziale a Firminy, al tavolo creato per il villaggio olimpico durante i Giochi invernali di Grenoble del 1968, fino al tocco contemporaneo delle Well Tempered Chairs di Ron Arad. A chiudere il carosello di infinite chicche, troppe per elencarle tutte, «una straordinaria panca in rovere disegnata da Henri Prouvé (fratello di Jean) per la chiesa di San Francesco d’Assisi a Vandoeuvre-lès-Nancy», dice orgoglioso Cividino. Non resta che fare un salto in Catalogna.
dove: Terra Remota, Els Tallats km6 – carretera de Capmany, Sant Climent Sescebes, Girona, tel. +34/972193727
terraremota.com
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