È un’eleganza sobria e quasi austera quella dell’appartamento progettato da Dainelli Studio nel cuore di Milano. In un palazzo del dopoguerra con evidenti riferimenti all’opera di Piero Portaluppi, a pochi passi dal Cenacolo Vinciano, la casa di 230 metri quadri viene definita dall’uso di materiali preziosi, su tutti il legno scuro di noce, il marmo e l’ottone. Ne risultano interni caldi ma, allo stesso tempo, essenziali, in cui nulla è superfluo e quel che c’è ha grande carattere.
All’ingresso ci si trova in un raccolto foyer con powder-room per gli ospiti, da cui si può raggiungere la zona giorno e il corridoio che collega alle zone private. Il soggiorno è doppio, con zona conversazione e tavolo da pranzo a dividersi lo spazio. Da un lato, la grande libreria a parete è stata saggiamente dotata di una quinta in metallo lucido scorrevole, che copre l’antiestetico (quanto ormai imprescindibile) schermo TV; dall’altro, il tavolo nero con sedie in cuoio rigido è posizionato in corrispondenza di una finestra per godere appieno della luce. Una grande quinta svela o chiude completamente la cucina, su disegno in noce con piano e isola in marmo antique brown.
A unire tutti gli ambienti il pavimento in parquet di rovere naturale a doghe lunghe, scelto anche per le zone umide. La posa a cassero parallelo evidenzia la lunghezza del disimpegno verso l’area notte, con due camere con bagno e una suite padronale con guardaroba. Il letto custom con testata tessile si abbina a elementi vintage e ad arredi funzionali scelti tra i pezzi più iconici della produzione italiana del dopoguerra, spesso complementi rari che dimostrano la competenza e l’amore degli architetti per il design.

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