L’arte di Enrico Baj travalica i confini e unisce tre luoghi, Milano, Savona e Albissola Marina, con un progetto di alto profilo scientifico, curato da uno staff congiunto di professionisti della cultura italiana. In occasione del centenario della nascita dell’artista, la mostra BAJ. Baj chez Baj si svolge in contemporanea nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano, al museo della Ceramica di Savona, al MuDA – Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina, nelle sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn.
Dell’artista che ha saputo utilizzare l’ironia e il grottesco contro il conformismo borghese e ogni forma di potere costituito, nel nome della libertà, viene richiamata l’attenzione su diversi ambiti creativi. Prorogata fino al 30 marzo 2025, l’esposizione ligure è la più ampia retrospettiva mai realizzata sulla sua opera ceramica.
Promosso da Comune di Milano-Cultura e prodotto da Palazzo Reale con Electa, il progetto di Milano è curato da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj e conta quasi cinquanta opere. L’esposizione è suddivisa in dieci sezioni tematiche, progettate per offrire ai visitatori un percorso in grado di illustrare pienamente lo sviluppo del pensiero dell’artista e dei suoi soggetti, dagli Ultracorpi alle Dame fino alle Opere nucleari.
Nell’allestimento, progettato da Umberto Zanetti, ZDA Zanetti Design Architettura con la sponsorizzazione tecnica di UniFor, le opere di Baj si dipanano nello spazio in un crescendo di forme e dimensioni fisiche, con soluzioni site-specific in grado di dare il necessario risalto a opere monumentali come le trecento sagome dell’Apocalisse o le otto sculture della serie Meccano, disposte come un reggimento in parata.
Rilevante è la presenza de I funerali dell’anarchico Pinelli, opera che viene fatta dialogare con I Generali e la Parata a sei, in una critica a ogni forma di militarismo. Attraverso questa scelta, il capolavoro di Enrico Baj viene “storicizzato”, allontanandolo dalla cronaca del suo tempo e restituendolo nella sua valenza pura di opera d’arte.

L’esposizione diffusa in Liguria, a cura di Luca Bochicchio e dei curatori dei musei, vede al centro l’opera ceramica di Baj in tutto il suo sviluppo storico e cronologico, con un approfondimento tematico sull’Incontro Internazionale della Ceramica del 1954. Il percorso costituito dal Museo della Ceramica di Savona e il MuDA – Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina, nelle sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn presenta fino al 30 marzo circa cento opere in mostra – alcune delle quali mai esposte prima.
La collaborazione scientifica tra Savona e Milano, tra i curatori e le istituzioni coinvolti, disegna così due itinerari autonomi ma complementari, capaci di rendere omaggio al genio eclettico di Baj, documentati nel catalogo unico, edito da Electa, nel quale i due percorsi espositivi si dipanano fra luoghi, forme, materiali e incontri, percorrendo l’affascinante cosmogonia di Baj, epifania di intelligenza e creatività.
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