La cittadina giapponese Karuizawa sembra una località uscita dalla fantasia di Hayao Miyazaki; situata ai piedi del monte Asama, uno tra i più attivi vulcani del Paese, è una delle principali mete di villeggiatura per i residenti occidentali in Giappone. Questa è una delle ragioni per cui gli architetti Ed Ng e Terence Ngan dello studio di Hong Kong AB Concept hanno deciso di costruire qui la loro casa.
Completamente immersa nel paesaggio naturale circostante, la dimora dei due progettisti ha l’aspetto di un rifugio di design che unisce aspetti della tradizione architettonica giapponese ai materiali locali. Inizialmente il progetto era destinato alla realizzazione di una casa vacanze ma, a lavori terminati, gli architetti hanno deciso di stabilirsi in pianta fissa, e come dar loro torto. L’abitazione è costituita da quattro edifici distinti per una superficie totale di 4600 metri quadrati che sono stati sviluppati in due anni con un approccio orientale, lento e naturale.
Il nome stesso del complesso – Itsu Sho Sha – riflette il metodo di progettazione adottato: significa “stato d’animo tranquillo e rilassato”. Un dettaglio che da solo racconta l’attenzione riservata alla dimora.
Per la definizione dei volumi del complesso, Ng e Ngan hanno tenuto conto sia della propensione del Giappone ai terremoti sia del paesaggio circostante in cui volevano inserirsi armonicamente e con rispetto. I tetti spioventi riprendono la forma delle montagne, la struttura è costituita principalmente in legno di cedro giapponese e le ampie vetrate, con soffitti che toccano i 5 metri, sfocano il confine tra gli spazi interni ed esterni.
La vera ricchezza che il duo ha destinato al progetto è però il tempo dedicato alla progettazione e alla realizzazione del complesso. Nessuna scadenza, nessun vincolo e soprattutto nessun cliente, hanno permesso agli architetti di procedere seguendo il ritmo della creatività e lasciandosi influenzare solo dalla natura circostante.
Anche gli spazi interni sono studiati con la medesima cura, sono arredati con una selezione di pezzi di design che vanno dal vintage al contemporaneo e impreziositi da una serie di opere d’arte che il duo colleziona.
La sala da pranzo accosta elementi di design orientale e occidentale; il tavolo da pranzo è di Lalique e la sedia Viola è dello stesso duo AB Concept per Poltrona Frau. Il soggiorno, completamente vetrato come quasi tutte le stanze dell’abitazione, ha un lampadario vintage personalizzato da un produttore di vetro ceco e un camino realizzato da un fabbro locale. Non mancano i pezzi di design come la sedia Papa Bear di Hans Wegner o l’ottomana 5761 di Edward Wormley per Janus e il divano Sengu di Patricia Urquiola per Cassina.
La camera da letto padronale è delimitata da ampie finestre che illuminano gli arredi minimal dai colori neutri, scelti volutamente per lasciare alla natura, e all’alternarsi delle stagioni, il compito di completare l’arredo con la palette di colori del paesaggio.
Per accedere allo studio, si sale una scala impreziosita da opere d’arte. Lo studio è situato in una struttura con un terrazzo a sbalzo di 8 metri sul pendio, è dotato di un ulteriore salotto e cucina in modo da essere completamente indipendente.
Al complesso non manca nulla, nemmeno una struttura da 8×8 metri, che funge da serra in inverno dove la coppia si ritira durante i mesi più rigidi e una dependance per gli ospiti con soggiorno, sala da pranzo con cucina a vista e tre camere. Come dopo la visione di un film di Miyazaki si rimane con la sensazione di aver scoperto un mondo “incantato”.
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