Un’icona ritrovata: la Torre Velasca mostra il suo nuovo volto

Dopo anni di restauro, la Torre Velasca è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Icona del dopoguerra milanese, progettata dallo studio BBPR tra il 1956 e il 1958, la torre è stata rinnovata dallo studio Asti Architetti per Hines, società internazionale di investimento e sviluppo immobiliare. Un progetto complesso e affascinante, che ha unito conservazione e innovazione, tradizione e futuro.

L’intervento ha riguardato tre livelli principali: il restauro conservativo delle facciate, la rigenerazione degli interni e la realizzazione della nuova piazza. Le facciate, con un nuovo intonaco formulato appositamente, tornano oggi a riflettere le tonalità cangianti che caratterizzavano l’edificio fin dalla sua origine. Gli interni, invece, sono stati restaurati rispettando materiali e finiture storiche: dalle boiserie in mogano ai pavimenti in linoleum fino ai lampadari a grappolo in vetro e ottone brunito che caratterizzano la lobby.

Paolo Asti ha spiegato che “Il progetto di recupero è stato fatto non per musealizzare la torre ma per riportarla alla nostra contemporaneità come un grattacielo ancora vivo. Gli elementi linguistici originari – ovvero la pulizia cromatica, formale, distributiva degli spazi e dei materiali – hanno permesso di proiettare al futuro un progetto pensato negli Anni 50 votato alla flessibilità e quindi alla trasformazione della propria vita nel tempo”.

Il cuore del progetto è la nuova piazza antistante la torre. Completamente pedonalizzata, pensata come soglia urbana tra l’edificio e la città, è stata disegnata con una logica di essenzialità. Pochi arredi, verde – ulivi e magnolie – e un sistema di illuminazione capace di creare spazi di sosta e incontro. “Volevamo che la piazza fosse un prolungamento dello spazio interno. Un luogo vissuto, dove la presenza del verde diventasse arredo urbano” conferma il progettista.

Un’icona ritrovata: la Torre Velasca mostra il suo nuovo volto

Il nuovo assetto della torre prevede un mix funzionale contemporaneo: ristoranti al primo e diciottesimo piano (quest’ultimo con vista sullo skyline milanese), negozi, uffici (dal secondo al quindicesimo piano), 72 suite e aree benessere. Le residenze sono ospitate nella parte aggettante, quella delle celebri “bretelle” che hanno reso la torre una delle silhouette più riconoscibili del paesaggio milanese.

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